I recenti sondaggi purtroppo non sono rassicuranti: negli ultimi anni l’aumento dei casi di furto con effrazione non ha dimostrato una tendenza verso il basso, ma anzi è stato rilevato un sensibile aumento degli stessi. Questo è il motivo principale che per cui sempre più italiani provvedono alla sostituzione della tradizionale porta d’ingresso con una blindata, fondamentale per la sicurezza di chi vi abita o di chi vi lavora.
Quali sono parametri da prendere in considerazione quando si scegli una porta blindata?
Prima di contattare un rivenditore dovrai essere in possesso di alcune fondamentali informazioni, tra le quali il contesto abitativo (condominio o casa singola), la posizione geografica (periferia, zona industriale, centro città, zona stazione), il grado di frequenza della via in cui è situato l’immobile (se è una zona ad alta intensità di frequentazione o se risulta essere una via poco praticata e quindi, facilmente aggredibile). Vi suggeriamo inoltre di scegliere fra le migliori marche di porte blindate.
Svolta questa precisazione, passo ad illustrarti le principali anti effrazione delle porte blindate che possono reperirsi in commercio.
Quali sono i livelli di sicurezza di una porta blindata?
I livelli di sicurezza, definiti in base alla classe antieffrazione, sono sei e variano in base alle prove cui vengono sottoposte le porte blindate, ovvero in relazione ai tipi di furto simulati e superati positivamente dalle stesse.
– Prima classe: rientrano in questa classe le porte blindate con una dotazione minima, ovvero quelle che possono resistere al tentato scassinamento di uno scassinatore principiante. Questo tipo di porte normalmente vengono acquistate per essere installate in zone poco importanti, come cantine o magazzini.
– Seconda classe: le porte blindate appartenenti a questa classe sono certificate per resistere a tentata effrazione attraverso l’utilizzo di strumenti di piccole dimensioni (tenaglie, cunei o coltelli di piccole dimensioni); l’installazione è indicata per immobili adibiti ad uffici professionali o edifici industriali.
– Terza classe: per entrare all’interno dell’immobile, lo scassinatore deve essere dotato non solo di esperienza ma anche di strumenti piuttosto forti come piedi di porco o cacciaviti. Il montaggio di questa porta blindata è adatto ad appartamenti in condominio (quindi sottoposti allo sguardo vigile dei vicini di casa).
– Quarta classe: le porte rientranti in questa categoria iniziano ad avere una dotazione piuttosto consona nel caso in cui venissero messe in opera azioni da parte di scassinatori esperti e dotati di strumenti idonei al taglio e alla perforazione di materiali resistenti (quindi devono utilizzare seghe, trapani e martelli). Sono adatte ad abitazioni indipendenti o ad appartamenti posti all’interno di condomini collocati in aree geografiche periferiche.
– Quinta classe: qui vi rientrano le porte installate presso le banche e le gioiellerie, quindi altamente resistenti ai tentativi di intrusione.
– Sesta classe: appartengono al sesto livello di sicurezza le porte di massima sicurezza, ovvero quelle impossibili da scassinare anche con l’impiego di idonea strumentazione. I luoghi in cui vengono installati possono essere sia banche e sia gioiellerie di alto livello, ma si prestano molto bene anche presso i centri militari e le ambasciate.
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